Duomo dei Santi Pietro e Caterina
Costruito dalla comunità e dal popolo che vi ha carreggiato pietra su pietra. Il duomo fu voluto dalle autorità di Ronciglione e dal vescovo. Costruito sul disegno del celebre architetto barocco Carlo Rainaldi a partire dal 1671, il Duomo fu completato nel 1695 e consacrato nel 1726, mentre il campanile venne ultimato nel 1734 su progetto di Sebastiano Cipriani. Una cordonata che fiancheggia il lato meridionale conduce al Duomo di Sotto, dedicato alla Madonna del Suffragio, dotato anch'esso di campanile.
La chiesa presenta una facciata a due ordini architettonici: ionico in basso, composito in alto. Tutto il complesso è solenne armonico e maestoso e la cupola domina, affiancata dall’aereo campanile, anche se non è della medesima fattura. Nell’angolo nord fra il transetto e l’altare Maggiore è ubicata la sagrestia. La sagrestia è ampia, luminosa e funzionale. Alla chiesa si accede per tre porte: una grande e due minori laterali. L’interno è a tre navate, quella centrale è divisa da quelle laterali per mezzo di quattro pilastri con tre arcate per parte ed è coronata in alto da una cupola di pietra capolavoro dei maestri scalpellini.
La Chiesa contiene numerose opere d'arte, tra le quali spiccano l'altare nel transetto sinistro, dedicato al SS. Rosario, in marmi policromi con soprastante pala settecentesca di Giuseppe Ghezzi raffigurante la Madonna del Rosario e la tela dell'Assunzione di Francesco Trevisani (1656-1747), collocata sopra l'altare nel transetto destro, dedicato al SS. Salvatore. Da notare inoltre un trittico quattrocentesco del pittore viterbese Gabriele Di Francesco raffigurante il San Salvatore benedicente, la Vergine e San Giovanni, posto sull'altare destro, la statua lignea di San Bartolomeo patrono di Ronciglione e l'altare maggiore dedicato al SS. Sacramento, circondato da quattro figure in stucco raffiguranti i Dottori della Chiesa: da sinistra a destra Sant'Agostino, San Gregorio Magno, Sant'Ambrogio e San Girolamo. Da pochi anni, in una cappella laterale vi sono invece le ossa della Venerabile Suor Mariangela Virgili (Ronciglione 1661-1734) morta in concetto di santità e da tutto il popolo ronciglionese ritenuta santa, la cui memoria è ancora viva.