Il Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale

Il bugnato del portale e delle fiancate del Municipio, situato sul lato meridionale della piazza Principe di Napoli, indica che il palazzo fu probabilmente progettato dallo stesso architetto della Zecca (che si trovava in Via Campana, distrutto dal bombardamento del 1944 e di cui rimangono solo alcune tracce). L'edificio fu commissionato nel 1498 dalla comunità di Ronciglione e terminato nel 1552 come sede del Consiglio della città - presieduto da un Gonfaloniere - e del Capitano della Milizia. Sulla facciata si riconoscono lo stemma cittadino e sulle lesene quelli del Duca Ranuccio I e di suo fratello il Cardinale Odoardo Farnese, che imposero di insediarvi anche il governatore o giudice per il tribunale, la cancelleria e l'archivio notarile. Il palazzo, che prese il nome di apostolico quando ai Farnese subentrò l'amministrazione pontificia, fu ristrutturato nel 1714 con l'aggiunta di un orologio disegnato dall'architetto Sebastiano Cipriani.
All'interno del Municipio, che dal 1816 è sede dell'amministrazione comunale, è custodito un sarcofago romano con figure a rilievo, che per secoli funse da vasca della fontana delle Tre Cannelle. Sulla facciata è murata una lapide commemorativa della visita del Principe di Napoli, Vittorio Emanuele III, avvenuta il 20 luglio 1890, che suscitò grande entusiasmo tra la popolazione locale. La sala del Consiglio Comunale ospita un dipinto a tempera datato 1878 del pittore ronciglionese Andrea Belloli, attivo presso la corte degli zar , che raffigura Cornelia, la madre dei Gracchi, e un quadro di Alfredo Moretti che celebra l'inaugurazione avvenuta il 10 giugno 1906 alla presenza di Vittorio Emanuele III, del monumento scultoreo a Umberto I, originariamente collocato di fronte al Duomo per volere del sindaco Gioacchino Sillani e dal 1933 trasferito nel giardino pubblico intitolato a Don Pacifico Chiricozzi.